All'oro - Rom

Se potessi dare 5 stelle lo farei. Siamo stati qui per Natale piu' di un anno fa. Sì, sto scrivendo una recensione un anno dopo perché ho significato scrivere qualcosa per molto tempo, ma ho tenuto indietro fino ad ora. Abbiamo cenato per il loro menu di Natale 2022. Dopo aver sentito che hanno stelle Michelin siamo stati desiderosi di provare. Tuttavia, il cibo è molto medio ma servito in modi unici. Niente ha un sapore fantastico. Ciò che ci ha infastidito erano due cose: 1. vino: il sommelier ci ha spinto a ottenere il bicchiere di vino da 80 euro. Inizialmente abbiamo guardato il menu del vino e volevamo ottenere un bicchiere di vino rosso per molto più a buon mercato tuttavia il sommelier ci aveva detto che “che il vino non è molto buono” e ci aveva spinto più volte per ottenere il VERY costoso. 2. Avevamo un piatto di pesce che era foul di confine. Aspettava quasi un'ora per il pesce, ma uscì freddo, gommoso, come se fosse stato superato e poi raffreddato. Molto male così abbiamo restituito il pesce. I tavoli intorno a noi hanno visto che stavamo tornando il pesce, hanno iniziato a fare lo stesso. Chiaramente altri tavoli concordati con noi. Per compensare poi sono tornati con un altro piatto di tonno che non ci hanno mai chiesto, non eravamo nemmeno consapevoli che stavano sostituendo con un altro piatto. Mancava la comunicazione. Nel complesso siamo stati a un certo numero di ristoranti stella Michelin e questo è in fondo alla nostra lista. È una vergogna. Inutile dire che non torneremo mai. Abbiamo speso così tanto qui solo per essere molto delusi. Ha rovinato anche il nostro Natale.

Che esperienza! Siamo in visita dagli stati e abbiamo deciso di venire qui per la nostra bella cena del viaggio. Non siamo rimasti delusi! Il servizio era eccezionale e il cibo era molto unico! Tutto era delizioso ed era un tale gioco su parole e sapori! Consiglio vivamente questo ristorante a chiunque! Servizio: Cena in Meal tipo: Cena

Service: Dine in Meal type: Dinner Price per person: €100+ Food: 5 Service: 5 Atmosphere: 5

A unique experience of Italian cuisine with sensational food and great staff Food: 5 Service: 5 Atmosphere: 5

Greeted by a concierge who made us regret the courtesy of who are you where are you going for a florin : not attributable to the restaurant because it is hotel staff but as a start that was not the best. Some pleasant divertissements between tastings of appetizers and tastings of desserts (but in the end a little repetitive, like the double marshmallow, first salty and then sweet , a very notable Fassona sushi starter, definitely the star of the dinner. The duck ravioli, on the other hand, is nothing exciting: it may be my Romagna origins but the fresh pasta should be soft but not leaky, rough but not al dente. The ravioli, on the other hand, was slightly slimy but with marble edges. The dessert is heavy and excessively sweet (with a strip of white chocolate and pink pepper that is indigestible and decidedly too thick not to collapse on the millefeuille, pacifying everything . Alas, definitely RAW quail, which I was first invited to consider rosé only because it was stuffed with ciauscolo (as if it were difficult to notice the difference and then gave in when faced with the evidence of the drop of blood. It was rather unpleasant to have had to prove myself completely right after having seen my dish taken around the room and brought back as it was to the table (editor 's note: subsequently the same dish was always collected and brought back reasonably cooked and not at risk of bird flu , although now of small proportions . The matching glasses are good but not particularly original. Negative honorable mention for the tasting of dessert served on a plastic carousel that is put into operation: the curry on (instead of Carillon, how witty! In the darkness of the room a cross between a standard horror film zeta and cringe in purity. The service was good overall, although it seemed like we were listening more to the instructions of an escape room than the description of a dish. On the other hand, with a clientele who wears jeans, shorts and checked flannel shirts for dinner, I imagine that enough is enough and the What about the wine? is fine too. of the waitress to the English-speaking guests. One last note: seeing the large designer chandelier (off with every other light bulb envelops the entire outline in botched poractitude, without the possibility of an escape route. It would all be of a good standard for any restaurant. From a Michelin star, who presents himself and charges as such, you would expect something else.