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Contribuisci feedbackQuesto castello fu edificato nel tardo medioevo su un precedente insediamento Longobardo. Nel 1854 il Barone tedesco di Beaufort che lo acquistò credendo che in passato il castello fosse appartenuto ai propri avi per poi donarlo definitivamente al comune di Belforte. Oggi l'insieme castello e borgo sono ben visibili già dal ponte sul fiume Isauro. Il complesso appare subito ben conservato. Una breve salita a gradoni conduce verso il castello. Poco dopo una scalinata sormontata da un arco, permette di accede ad una terrazza panoramica che si affaccia sulle mura ancora esistenti. Qui si trovano alcune case rigorosamente in pietra e l'ingresso del castello che oggi è occupato da un ostello. Purtroppo per me, non è sempre aperto e questo mi ha precluso la visita all'interno. Parlando con alcune persone locali apprendo che all'interno non sono più presenti parti storiche interessanti. Da vedere assolutamente il gruppo di case in pietra che si trovano oltre la strada asfaltata (accesso passando sotto il ponte stradale), una piccola estensione del borgo che ha mantenuto alcune caratteristiche peculiari. Un unico vicolo che finisce sulla vegetazione che costeggia il fiume con case in pietra ormai abbandonate, porte e portoni in legno consumato dal tempo che non vengono aperti da anni (pieni di ragnatele), portali in arenaria che il tempo ha in parte eroso. Un piccolo spaccato di una realtà di altri tempi.
Belforte è quai sospesa tra le Marche e la Toscana, sulle antiche terre della Massa Trabaria. Il castello offre una calda accoglienza, accessibile a tutti, in stanze e sale che il tempo non ha tolto fascino.
Il castello merita una visita. Peccato che non sia sempre aperto e quindi si rischia di arrivare e non potervi accedere.
Passo e ripasso tante volte sotto le sue mura per motivi di lavoro. non l 'avevo mai notato ma un giorno mi sono fermato e... ho scoperto la sua bellezza Nella sua semplicità GRANDE e maestosa che abbraccia il tuo sguardo trovi un tornare ritroso nel tempo.alzando lo sguardo verso il tetto vedi le nubi che corrono in cielo Poi sotto dove corre il fiume tutto è rimasto senza tempo. guardando il ponte che sta sopra...un 'auto che passa rompe l 'incanto e ti riporta al rumore dell 'acqua che ti ripete : tira via che si fa notte e smetti di sognare. Merita fermarsi e chi sa mai che sotto le sue mura ti capiti di incontrare la BEATA Ticchi!
Antica roccaforte al confine fra Marche e Toscana nel alto Montefeltro con ospitalità al suo interno in camere d'epoca con vicino altre possibilità nel borgo adiacente