La Speranza - Farigliano

Abbiamo avuto una cena molto buona in questo ristorante durante il nostro weekend a Lungo. Il posto è bellissimo e si mangia molto bene ed è anche bello da vedere. Buona idea accogliere i clienti con un po 'di spuma di gorgonzola. Abbiamo mangiato deliziosi gnocchi al Castelmagno, forellen, kalbsal e assaggiato diversi formaggi locali. Una scelta molto buona di vini.

Questo ristorante è un gioiello. Il cibo è delizioso e raffinato eppure a un prezzo equo. Abbiamo mangiato conigli come antipasto e vitello tonnato. Il piatto principale era incredibile. Ma ciò che è più interessante è la storia di questo ristorante. Il proprietario e il...Kook avevano un ristorante Michelle treppen e hanno aperto questo ristorante perché credono nel cibo lento e negli ingredienti locali. Tutto è preparato con ingredienti della regione barbera, alba e lungo. Questo ristorante è un vero gioiello locale. Vale la pena visitarlo.

Abbiamo mangiato qui la scorsa settimana. Il cibo è meraviglioso, il servizio eccellente e hanno una lista vini eccellente a prezzi convenienti. Questo è un posto dove mangiare nelle Langhe con prezzi equi, non troppo costosi, ma di ottima qualità nella preparazione.

Impeccabili i piatti della tradizione delle Langhe, ottima la carta dei vini, interessanti le proposte di varianti o fuori standard. Sicuramente da consigliare.

Sabato ora di pranzo. Fame. Sguardo a destra: campi. Sguardo a sinistra: alberi. Sguardo di nuovo a destra: cartello. Semplice, di quelli che si usavano una volta e non si usano quasi più, coltello e forchetta incrociati. Ma sì, per questa volta si può anche seguire. Centro di Farigliano, un paio di persone in giro. Dove sarà La Speranza? Eccola lì, un po' nascosta. Chissà. Si entra e si spalanca un mondo. Tutto arredato con gusto, un delicato profumo di tartufo nell'aria, gentilezza a profusione. Subito sintonia. Il menù è di quelli che parlano prima ancora di vedere i piatti. Scelta degli antipasti: savarin di melanzane e uovo in cocotte. Sì, l'uovo, ma ci va sopra una grattata di tartufo. Obbligatorio. La signora prende la cassettina e chiede di scegliere il tartufo bianco più adatto. Lo pesa: grammi. Perfetto per un uovo. Arrivano gli antipasti. Da applausi. Uovo perfetto, melanzane altrettanto. Si passa oltre. Di primo, tagliatelle al coltello con peperoni dolcissimi. un piacere per il palato. Poi quaglia disossata ripiena di salsiccia, una di quelle cose che si mangiano una volta all'anno e non sempre di questo livello. Scelta di vini straordinaria, del resto siamo a un passo da Dogliani, patria del Dolcetto. Grazie, va bene così. Tutto da ricordare e tanti complimenti allo chef, si vede che sa fare il suo mestiere.