Agriturismo Liliana Agrifrasca

Capitato qui per caso, causa chiusura per ferie degli altri ristoranti che avrei voluto recensire. Non è un problema sapersi adattare alla circostanze, per cui a volte è anche piacevole provare qualcosa di nuovo. Ambiente abbastanza confortevole, costituito da una grande sala con cucina a (semi) vista. Una decina di avventori, qualcuno ingannava l'attesa giocando a carte, qualcun altro, terminato di mangiare, chiacchierava in maniera più o meno esuberante, davanti al classico tajut (friulano) o ombra (triestino/goriziano). Scarna la lista delle pietanze, tre primi e tre secondi. Volendo provare un frico locale, si optava per questo. La persona che riceveva le ordinazioni, non si dimostrava affabile come l'addetto ai vini, ma forse bisogna mettere in conto anche la luna, che qualche volta può mettersi di traverso. Arrivava il vino, un Merlot, il quale pur provenendo dalla zona prettamente vitivinicola circostante, non si dimostrava all'altezza. Cestino del pane veramente mini, con quattro micro fettine disposte al centro (eravamo in due commensali). Si spera sempre che il prosieguo sia migliore dell'antefatto, per cui in attesa del frico si cominciava a sorseggiare il vino intramezzando con un'ostia di pane. Dopo circa un quarto d'ora, vedendo veleggiare verso il nostro tavolo colei che aveva preso le ordinazioni, le papille gustative si preparavano a dar vita a tutte le sensazioni procurate dalla fusione della cipolla, con le patate e con il formaggio. Invece la delusione si faceva strada man mano che gli occhi realizzavano una cosa ben diversa da ciò che ci si aspettava. Una sorta di scamorza fusa per una circonferenza di 15/18 cm, per uno spessore scarso di un cm. (vedere foto). Le patate arrosto, chieste come contorno, erano patate lesse appena ripassate. Voto tre, ad essere di manica larga. Chiesto un dolce, veniva proposta la gubana commerciale, quella che si trova al supermercato. Declinato la proposta. Veniva infine, offerto dalla casa, un grappino alle ciliegie...pur apprezzando il gesto di generosità, altrettanto non si può dire del contenuto del bicchierino. Quasi alcol puro, ciliegie dure che non avevano né assorbito l'alcol né tanto meno rilasciato un minimo di sapore. Per la buona volontà la sufficienza viene concessa, per tutto il resto, assolutamente no. Non mi sento di consigliarlo.

Eravamo nei paraggi per altri motivi ed arrivata ora di pranzo abbiamo deciso di provare a mangiare qualcosina.La scelta nel menù è tutta a base di prodotti locali ed abbiamo variato per provare più tipologie di piatti. Servizio cordiale e veloce, ed anche il vino era ottimo. Invece sul mangiare ci sarebbero delle critiche da fare. Il ragù dei gnocchi era composto da tanto pomodoro e poca carne, il salame all 'aceto sapeva di rancido e la salsiccia col vino aveva uno strano e poco gradevole sapore di base. I contorni limitati nel sapore e nella quantità. Buona solo una torta di mele per dolce. Anche come conto alla fine (circa 18 euro a testa) e per quello che abbiamo mangiato, non è che ci abbiano regalato nulla. Mah ... non so se ci ritornerò...

Un posto dove sentirsi in famiglia, cortesia, qualità, pulizia. Il minestrone è gli gnocchi Super. Consogliato a famiglie con bambini

Mangiato benissimo proprietari gentili posto pulito prezzi alla mano .Cibi genuini fatto al momento salumi fantastici

Un vero agriturismo: all'interno di un ampio locale tavoli di legno un bancone e dietro una cucina ìda cui provengono i profumi che fanno da biglietto da visita. Piatti casalinghi, genuini e appena preparati, vino prodotto dalla stessa azienda, il tutto servito con accuratezza in un ambiente di grande pulizia. Conto molto leggero.