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Contribuisci feedbackLa scorsa domenica ho trascorso una giornata indimenticabile a Sturno, nello specifico al "Ministro del Signore", un luogo che io definisco paradiso. Non era la prima volta che ci andavo, ma è sempre un pezzo fondamentale per l'eccezionalità del posto. Ovviamente indescrivibile a parole o immagini. Prima del pranzo abbiamo partecipato alla dimostrazione, oltre che spiegazione, di come fare un presepe. Il relatore era un signore che definirei un presepe sarebbe riduttivo. È davvero un grande artista. È abituato a concepire il presepe in modo stereotipato. Le statue, le cantine, ecc. Non è così quando si tratta di mera arte. Qui, infatti, si parla del presepio artistico napoletano. È un'opera di un artista di cui solo per dirti la sua dichiarazione esplicativa, sarebbe difficile. Sai che le sue opere sono attualmente esposte in uno dei più grandi musei archeologici al mondo. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. A seguire un magnifico pranzo. Abbiamo iniziato con un classico della tradizione napoletana. Mangiare il pane, a Napoli il pane del cafone, con la salsa del ragù. Qui invece del pane, di cui ho apprezzato la sostituzione, una bruschetta davvero speciale con l'ottimo olio Ravece. A seguire la celeberrima pizza chiena, accompagnata da un'ottima salsa caciocavallo. Personalmente considero la sartù di riso l'apoteosi della gastronomia mondiale. Tradizione importata dal mondo a Napoli. Ne abbiamo mangiato una eccellente. La competenza dello chef era non rendere pesante la salsa del ragù. Avrei mangiato in quantità pantagrueliche. Ottima carne al ragù e dolce dolce dolce. Non il solito baba dove prevale il liquore, ma una creazione peculiare di una soavità unica. Nella struttura si percepisce la professionalità e la simpatia dello staff e l'accoglienza unica del patron, il Dottor. Capo.